SCHEMI DI GIOCO - OPERAZIONE "LAST HOPE"
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SCHEMI DI GIOCO - OPERAZIONE "LAST HOPE"
OPERAZIONE “LAST HOPE”
Nel 2017 la guerra civile nell'arco alpino centrale, iniziata un paio di anni prima, sta conoscendo una fase di caos totale. Le popolazioni civili si trovano alla mercé di tre principali fazioni in lotta tra di loro per ottenere, ampliare e omogeneizzare etnicamente ciò che ognuna di esse definisce uno “spazio vitale nazionale”. In questo scenario, la pulizia etnica è una costante: intere popolazioni sono state sradicate dalle loro case e costrette alla fuga; altre sono sottoposte all'accerchiamento da parte dei combattenti e costrette a sopportare continui bombardamenti, dato che gli assedianti non intendono sacrificare vite per eliminare le sacche etniche avversarie dalla loro zona di interesse.
L'Europa sta a guardare, solo parzialmente interessata alle questioni locali e principalmente attenta a che il conflitto non intacchi le ricche zone industriali, agricole e commerciali che confinano con l'area di guerra.
Gli Stati Uniti sembrano l'unico giocatore della partita che sia interessato a una stabilizzazione dell'area, ma le divergenze di opinioni tra il governo presidenziale e gli alti esponenti del Pentagono, già scottati da recenti esperienze belliche protrattesi fin troppo a lungo in medio oriente, non hanno prodotto che generiche azioni e minacce nei confronti delle parti in lotta.
Anche le Nazioni Unite, finora prodighe di sanzioni economiche inconcludenti e di delegati supini agli eventi, hanno sostanzialmente deciso di non decidere. L'unica azione concreta da esse intrapresa riguarda l'invio di un contingente di caschi blu, dotati solo di armamento leggero, per consentire l'apertura di “strade blu” lungo cui fare pervenire alle popolazioni locali gli aiuti umanitari di cui hanno estremo bisogno.
I convogli ONU sono sottoposti alla continua minaccia da parte delle tre fazioni combattenti che cercano di accaparrarsi le preziosissime vettovaglie, indispensabili per rifornire le loro truppe, a scapito dei bisogni dei civili in balia della inarrestabile violenza.
La missione militare ONU deve fare i conti con il divieto, impostole dal mandato, di agire militarmente se non per legittima difesa. Ogni vittima, infatti, sarebbe molto malvista dalle nazioni che forniscono i caschi blu, forse tanto da spingerle a ritirare dal campo le già esigue forze assegnate alla missione.
In queste circostanze i convogli sono fin troppo esposti alle “tassazioni” ogni volta che si trovino a attraversare territori controllati dai combattenti locali, che impongono ai convogli il pagamento di pesanti tangenti, in denaro o in natura. Spesso i convogli lasciano le basi di partenza con un carico che, alla destinazione, consiste solo del 10% dell'iniziale sostanza. A volte non giunge nulla.
A ciò si deve aggiungere la presenza di bande di predoni e contrabbandieri, il cui unico scopo è arricchirsi, approfittando della situazione di confusione che caratterizza questa regione.
In queste situazioni i comandanti locali delle forze ONU hanno la responsabilità sia della vita dei loro sottoposti, sia del carico trasportato. Capita che, nei posti di blocco istituiti dalle forze in lotta, avvengano sparatorie a cui i caschi blu non possano o non abbiano la possibilità di rispondere. Il compito quasi impossibile delle forze ONU è di preservare la loro integrità e, contemporaneamente, portare a destinazione il carico loro assegnato.
Capita, a volte, che alcuni comandanti dei caschi blu assumano decisioni autonome, coraggiose e forse anche eroiche. Anche se non cercano e non vogliono lo scontro, quando sono chiamati alle armi non lo rifiutano: reagiscono alla violenza e, a volte, ottengono il premio della riconoscenza delle popolazioni da loro soccorse.
Per i caschi blu è una vera e propria “Mission: Impossible”...
CASCHI BLU
Ordine di operazioni
Alla forza ONU “Force 1” è assegnato il compito di scortare un convoglio di viveri dalla base di partenza, situata in una zona protetta, fino al villaggio assediato denominato in codice “Last Hope”. Alle truppe incaricate della scorta è fatto divieto di usare le proprie armi se non per legittima difesa ed in risposta a precise azioni ostili che mettano a repentaglio la vita dei caschi blu. Questi ultimi, senza ingaggiare combattimento preventivo, dovranno proteggere le derrate loro affidate. In via del tutto informale, al comandante locale è stato comunicato che sarebbe tollerabile che una certa percentuale del carico “vada persa” a causa delle difficoltà del tragitto. Al comandante, dunque, spetta gestire questa … “opportunità”! In ogni caso, almeno il 25% del carico deve giungere alla meta.
Composizione della forza ONU: 4 elementi
Armamento: leggero per tutti (armi automatiche e semiautomatiche), caricatori monofilari, no arma di backup.
Altre dotazioni: 2.000 marchi ONU da utilizzare per facilitare le operazioni di passaggio nei check-point, oppure per assicurarsi un alleato temporaneo o una scorta (ma quanto fedele?) che combatta per loro...
Uniforme: ACU
Derrate da trasportare: 6 sacchi contenenti derrate (sacchi neri tipo condominio, riempiti di carta di giornale).
Obiettivo: percorrere la strada dalla base operativa al villaggio “Last Hope”; almeno due sacchi devono arrivare al villaggio “Last Hope”. Se rimanete senza sacchi, non azzardatevi a tornare alla base: vi aspetta la corte marziale. (In via confidenziale: potete cercare di recuperarne almeno uno, le possibilità le avete...)
LEONI ROSSI
Ordine di operazioni
La “Strada Blu”, lungo cui si spostano i convogli di derrate destinati al villaggio assediato, attraversato il territorio dei Leoni Rossi. Verrà istituito un posto di blocco sorvegliato, al fine di approfittare della situazione e requisire il carico ONU senza fare uso della forza; ma, al minimo cenno di reazione, nessuna pietà. Il carico è fondamentale per la sopravvivenza delle nostre forze armate.
Ci sono altre forze che vogliono questo carico. E' importate che non ne abbiano nemmeno un sacco.
D'altro canto, è sempre possibile recuperare denaro per ottenere merci senza spargimento di sangue o per trovare occasionali alleati anche tra i nemici.
Composizione dei Leoni Rossi: 4 elementi
Armamento: a piacere
Uniforme: vegetata
Obiettivo: ottenere quanti più sacchi di derrate sia possibile; provare a sottrarre delle derrate alle forze nemiche
DRAGHI VERDI
Ordine di operazioni
La “Strada Blu” lungo cui si spostano i convogli di derrate destinati al villaggio assediato, dopo avere attraversato il territorio dei Leoni Rossi, passa nel territorio dei Draghi Verdi. Verrà istituito un posto di blocco sorvegliato, al fine di approfittare della situazione e requisire il carico ONU, possibilmente senza fare uso della forza; ma, al minimo cenno di reazione, nessuna pietà. Ci sono altre forze che vogliono questo carico. E' importate che non ne abbiano nemmeno un sacco. Il carico è fondamentale per la sopravvivenza delle nostre forze armate.
Poiché prima del posto di blocco dei Draghi Verdi c'è quello dei Leoni Rossi, nulla vieta di compiere un raid in territorio nemico per anticipare la razzia dei Leoni Rossi.
Si può anche recuperare denaro per ottenere merci senza spargimento di sangue o per trovare occasionali alleati perfino tra i nemici.
Composizione dei Leoni Rossi: 4 elementi
Armamento: a piacere
Uniforme: marpat
Obiettivo: ottenere quanti più sacchi di derrate sia possibile; provare a sottrarre delle derrate alle forze nemiche
AQUILE BIANCHE
E ci risiamo, l'ONU invia ancora soccorsi ai profughi. Bene: approfittare degli sbagli del nemico è una delle regole da osservare. Dunque, impadronirsi del carico è un'azione ovvia. Peccato che la “Strada Blu” passi per il territorio dei Leoni Rossi e dei Draghi Verdi, prima di arrivare in quello delle Aquile Bianche. Ma non importa, anche senza posti di blocco le Aquile Bianche sapranno farsi valere. L'importante è cercare di non causare vittime tra i Caschi Blu, non si sa mai cosa passa per la testa dell'ONU...
Si può anche recuperare denaro per ottenere merci senza spargimento di sangue o per trovare occasionali alleati perfino tra i nemici.
Composizione delle Aquile Bianche: 4 elementi
Armamento: a piacere
Uniforme: olive drab o altro mimetismo diverso dai precedenti.
Obiettivo: ottenere quanti più sacchi di derrate sia possibile; provare a sottrarre delle derrate alle forze nemiche
NOTE GENERALI:
a) ogni colpito è eliminato; si deve recare alla propria base e rientra in gioco solo al termine dell'ingaggio (oppure dopo 15 minuti, secondo accordi sul campo; contrabbandieri: solo a tempo);
b) è possibile, per tutte le fazioni, allearsi temporaneamente con un'altra per raggiungere uno scopo prefissato;
c) un giocatore può portare al massimo due sacchi;
d) è importante che ogni fazione abbia un uguale numero di giocatori; se vi sono, i giocatori eccedenti formano una ulteriore squadra (contrabbandieri) di almeno due elementi, il cui scopo è accumulare denaro, anche attraverso la razzia di derrate da rivendere a una delle parti in lotta. Se il giocatore eccedente è uno solo, egli assume il ruolo di comandante della squadra “Force-1” e sarà armato soltanto di pistola.
e) alla fine del gioco, vince la squadra con il punteggio migliore, calcolato come di seguito.
f) il gioco termina quando almeno la metà dei sacchi è stata portata al villaggio “Last Hope”, oppure quando sono trascorse tre ore dall'inizio del gioco.
g) vince la squadra con il maggiore punteggio accumulato alla fine del gioco.
INDICAZIONI TOPOGRAFICHE
BASE DI PARTENZA: riquadro ...
VILLAGGIO “LAST HOPE”: riquadro ...
CHECK POINT LEONI ROSSI: riquadro ...
CHECK POINT DRAGHI VERDI: riquadro ...
BASE LEONI ROSSI: riquadro ...
BASE DRAGHI VERDI: riquadro ...
BASE AQUILE BIANCHE: riquadro ...
CONTEGGIO DEI PUNTI PER LA VITTORIA
Force-1
per ogni proprio soldato colpito: -100 punti
per ogni sacco portato a destinazione: +300 punti
più: marchi in possesso alla fine del gioco
LEONI ROSSI, DRAGHI VERDI, AQUILE BIANCHE
per ogni sacco in proprio possesso alla fine del gioco: +100
più: marchi in possesso alla fine del gioco
EVENTUALE SQUADRA EXTRA (CONTRABBANDIERI)
marchi in possesso alla fine del gioco
Nel 2017 la guerra civile nell'arco alpino centrale, iniziata un paio di anni prima, sta conoscendo una fase di caos totale. Le popolazioni civili si trovano alla mercé di tre principali fazioni in lotta tra di loro per ottenere, ampliare e omogeneizzare etnicamente ciò che ognuna di esse definisce uno “spazio vitale nazionale”. In questo scenario, la pulizia etnica è una costante: intere popolazioni sono state sradicate dalle loro case e costrette alla fuga; altre sono sottoposte all'accerchiamento da parte dei combattenti e costrette a sopportare continui bombardamenti, dato che gli assedianti non intendono sacrificare vite per eliminare le sacche etniche avversarie dalla loro zona di interesse.
L'Europa sta a guardare, solo parzialmente interessata alle questioni locali e principalmente attenta a che il conflitto non intacchi le ricche zone industriali, agricole e commerciali che confinano con l'area di guerra.
Gli Stati Uniti sembrano l'unico giocatore della partita che sia interessato a una stabilizzazione dell'area, ma le divergenze di opinioni tra il governo presidenziale e gli alti esponenti del Pentagono, già scottati da recenti esperienze belliche protrattesi fin troppo a lungo in medio oriente, non hanno prodotto che generiche azioni e minacce nei confronti delle parti in lotta.
Anche le Nazioni Unite, finora prodighe di sanzioni economiche inconcludenti e di delegati supini agli eventi, hanno sostanzialmente deciso di non decidere. L'unica azione concreta da esse intrapresa riguarda l'invio di un contingente di caschi blu, dotati solo di armamento leggero, per consentire l'apertura di “strade blu” lungo cui fare pervenire alle popolazioni locali gli aiuti umanitari di cui hanno estremo bisogno.
I convogli ONU sono sottoposti alla continua minaccia da parte delle tre fazioni combattenti che cercano di accaparrarsi le preziosissime vettovaglie, indispensabili per rifornire le loro truppe, a scapito dei bisogni dei civili in balia della inarrestabile violenza.
La missione militare ONU deve fare i conti con il divieto, impostole dal mandato, di agire militarmente se non per legittima difesa. Ogni vittima, infatti, sarebbe molto malvista dalle nazioni che forniscono i caschi blu, forse tanto da spingerle a ritirare dal campo le già esigue forze assegnate alla missione.
In queste circostanze i convogli sono fin troppo esposti alle “tassazioni” ogni volta che si trovino a attraversare territori controllati dai combattenti locali, che impongono ai convogli il pagamento di pesanti tangenti, in denaro o in natura. Spesso i convogli lasciano le basi di partenza con un carico che, alla destinazione, consiste solo del 10% dell'iniziale sostanza. A volte non giunge nulla.
A ciò si deve aggiungere la presenza di bande di predoni e contrabbandieri, il cui unico scopo è arricchirsi, approfittando della situazione di confusione che caratterizza questa regione.
In queste situazioni i comandanti locali delle forze ONU hanno la responsabilità sia della vita dei loro sottoposti, sia del carico trasportato. Capita che, nei posti di blocco istituiti dalle forze in lotta, avvengano sparatorie a cui i caschi blu non possano o non abbiano la possibilità di rispondere. Il compito quasi impossibile delle forze ONU è di preservare la loro integrità e, contemporaneamente, portare a destinazione il carico loro assegnato.
Capita, a volte, che alcuni comandanti dei caschi blu assumano decisioni autonome, coraggiose e forse anche eroiche. Anche se non cercano e non vogliono lo scontro, quando sono chiamati alle armi non lo rifiutano: reagiscono alla violenza e, a volte, ottengono il premio della riconoscenza delle popolazioni da loro soccorse.
Per i caschi blu è una vera e propria “Mission: Impossible”...
CASCHI BLU
Ordine di operazioni
Alla forza ONU “Force 1” è assegnato il compito di scortare un convoglio di viveri dalla base di partenza, situata in una zona protetta, fino al villaggio assediato denominato in codice “Last Hope”. Alle truppe incaricate della scorta è fatto divieto di usare le proprie armi se non per legittima difesa ed in risposta a precise azioni ostili che mettano a repentaglio la vita dei caschi blu. Questi ultimi, senza ingaggiare combattimento preventivo, dovranno proteggere le derrate loro affidate. In via del tutto informale, al comandante locale è stato comunicato che sarebbe tollerabile che una certa percentuale del carico “vada persa” a causa delle difficoltà del tragitto. Al comandante, dunque, spetta gestire questa … “opportunità”! In ogni caso, almeno il 25% del carico deve giungere alla meta.
Composizione della forza ONU: 4 elementi
Armamento: leggero per tutti (armi automatiche e semiautomatiche), caricatori monofilari, no arma di backup.
Altre dotazioni: 2.000 marchi ONU da utilizzare per facilitare le operazioni di passaggio nei check-point, oppure per assicurarsi un alleato temporaneo o una scorta (ma quanto fedele?) che combatta per loro...
Uniforme: ACU
Derrate da trasportare: 6 sacchi contenenti derrate (sacchi neri tipo condominio, riempiti di carta di giornale).
Obiettivo: percorrere la strada dalla base operativa al villaggio “Last Hope”; almeno due sacchi devono arrivare al villaggio “Last Hope”. Se rimanete senza sacchi, non azzardatevi a tornare alla base: vi aspetta la corte marziale. (In via confidenziale: potete cercare di recuperarne almeno uno, le possibilità le avete...)
LEONI ROSSI
Ordine di operazioni
La “Strada Blu”, lungo cui si spostano i convogli di derrate destinati al villaggio assediato, attraversato il territorio dei Leoni Rossi. Verrà istituito un posto di blocco sorvegliato, al fine di approfittare della situazione e requisire il carico ONU senza fare uso della forza; ma, al minimo cenno di reazione, nessuna pietà. Il carico è fondamentale per la sopravvivenza delle nostre forze armate.
Ci sono altre forze che vogliono questo carico. E' importate che non ne abbiano nemmeno un sacco.
D'altro canto, è sempre possibile recuperare denaro per ottenere merci senza spargimento di sangue o per trovare occasionali alleati anche tra i nemici.
Composizione dei Leoni Rossi: 4 elementi
Armamento: a piacere
Uniforme: vegetata
Obiettivo: ottenere quanti più sacchi di derrate sia possibile; provare a sottrarre delle derrate alle forze nemiche
DRAGHI VERDI
Ordine di operazioni
La “Strada Blu” lungo cui si spostano i convogli di derrate destinati al villaggio assediato, dopo avere attraversato il territorio dei Leoni Rossi, passa nel territorio dei Draghi Verdi. Verrà istituito un posto di blocco sorvegliato, al fine di approfittare della situazione e requisire il carico ONU, possibilmente senza fare uso della forza; ma, al minimo cenno di reazione, nessuna pietà. Ci sono altre forze che vogliono questo carico. E' importate che non ne abbiano nemmeno un sacco. Il carico è fondamentale per la sopravvivenza delle nostre forze armate.
Poiché prima del posto di blocco dei Draghi Verdi c'è quello dei Leoni Rossi, nulla vieta di compiere un raid in territorio nemico per anticipare la razzia dei Leoni Rossi.
Si può anche recuperare denaro per ottenere merci senza spargimento di sangue o per trovare occasionali alleati perfino tra i nemici.
Composizione dei Leoni Rossi: 4 elementi
Armamento: a piacere
Uniforme: marpat
Obiettivo: ottenere quanti più sacchi di derrate sia possibile; provare a sottrarre delle derrate alle forze nemiche
AQUILE BIANCHE
E ci risiamo, l'ONU invia ancora soccorsi ai profughi. Bene: approfittare degli sbagli del nemico è una delle regole da osservare. Dunque, impadronirsi del carico è un'azione ovvia. Peccato che la “Strada Blu” passi per il territorio dei Leoni Rossi e dei Draghi Verdi, prima di arrivare in quello delle Aquile Bianche. Ma non importa, anche senza posti di blocco le Aquile Bianche sapranno farsi valere. L'importante è cercare di non causare vittime tra i Caschi Blu, non si sa mai cosa passa per la testa dell'ONU...
Si può anche recuperare denaro per ottenere merci senza spargimento di sangue o per trovare occasionali alleati perfino tra i nemici.
Composizione delle Aquile Bianche: 4 elementi
Armamento: a piacere
Uniforme: olive drab o altro mimetismo diverso dai precedenti.
Obiettivo: ottenere quanti più sacchi di derrate sia possibile; provare a sottrarre delle derrate alle forze nemiche
NOTE GENERALI:
a) ogni colpito è eliminato; si deve recare alla propria base e rientra in gioco solo al termine dell'ingaggio (oppure dopo 15 minuti, secondo accordi sul campo; contrabbandieri: solo a tempo);
b) è possibile, per tutte le fazioni, allearsi temporaneamente con un'altra per raggiungere uno scopo prefissato;
c) un giocatore può portare al massimo due sacchi;
d) è importante che ogni fazione abbia un uguale numero di giocatori; se vi sono, i giocatori eccedenti formano una ulteriore squadra (contrabbandieri) di almeno due elementi, il cui scopo è accumulare denaro, anche attraverso la razzia di derrate da rivendere a una delle parti in lotta. Se il giocatore eccedente è uno solo, egli assume il ruolo di comandante della squadra “Force-1” e sarà armato soltanto di pistola.
e) alla fine del gioco, vince la squadra con il punteggio migliore, calcolato come di seguito.
f) il gioco termina quando almeno la metà dei sacchi è stata portata al villaggio “Last Hope”, oppure quando sono trascorse tre ore dall'inizio del gioco.
g) vince la squadra con il maggiore punteggio accumulato alla fine del gioco.
INDICAZIONI TOPOGRAFICHE
BASE DI PARTENZA: riquadro ...
VILLAGGIO “LAST HOPE”: riquadro ...
CHECK POINT LEONI ROSSI: riquadro ...
CHECK POINT DRAGHI VERDI: riquadro ...
BASE LEONI ROSSI: riquadro ...
BASE DRAGHI VERDI: riquadro ...
BASE AQUILE BIANCHE: riquadro ...
CONTEGGIO DEI PUNTI PER LA VITTORIA
Force-1
per ogni proprio soldato colpito: -100 punti
per ogni sacco portato a destinazione: +300 punti
più: marchi in possesso alla fine del gioco
LEONI ROSSI, DRAGHI VERDI, AQUILE BIANCHE
per ogni sacco in proprio possesso alla fine del gioco: +100
più: marchi in possesso alla fine del gioco
EVENTUALE SQUADRA EXTRA (CONTRABBANDIERI)
marchi in possesso alla fine del gioco
Matt Baker- Legionario Fondatore
- Messaggi : 779
Data d'iscrizione : 02.08.15
Età : 65
Località : Ossimo
Re: SCHEMI DI GIOCO - OPERAZIONE "LAST HOPE"
Piace vincere facile........
Lupo- Legionario Consigliere
- Messaggi : 225
Data d'iscrizione : 02.08.15
Età : 55
Località : Endine Gaiano ( San Felice )
Re: SCHEMI DI GIOCO - OPERAZIONE "LAST HOPE"
Video della giocata già in fase di montaggio
Ospite- Ospite
Re: SCHEMI DI GIOCO - OPERAZIONE "LAST HOPE"
Kers ha scritto:Video della giocata già in fase di montaggio
Bravo Kers!!!
Ogni giorno che passa diventi sempre di più un Legionario!!!
VIS et HONOR!!!
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